mercoledì 23 febbraio 2011

15° Congresso Provinciale A.N.P.I. Siena


ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D'ITALIA


venerdì 25 febbraio 2011
Circolo ARCI Fontebecci
(uscita Siena nord)


Più forza all'antifascismo,
più futuro per la democrazia.

Programma:

ore 9.30
Inizio dei lavori
Elezione della Presidenza
Relazione introduttiva
VITTORIO MEONI Presidente uscente

ore 10.30
Saluti degli invitati

ore 11.00
Elezione delle Commissioni

ore 13.00
Sospensione dei lavori - Pranzo

ore 14.30
Ripresa dei lavori
Interventi dei delegati
Riunione delle Commissioni
Votazione dei documenti nazionali
Conclusioni
CARLO GHEZZI Presidente Fondazione "Di Vittorio" in rappresentanza dell'A.N.P.I. Nazionale
Elezione del Comitato Provinciale e dei delegati al Congresso Nazionale


Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Per il pranzo è necessaria la prenotazione. La quota è di € 16 a persona.
Chiunque fosse interessato può prenotarsi inviando una e-mail alla nostra Sezione.

giovedì 17 febbraio 2011

Consigli per la lettura

Da ieri è nelle librerie italiane "Indignatevi!" il libro di Stéphane Hessel che in Francia ha scalato le classifiche diventando per intere settimane il best-seller nazionale.
Hessel è una figura straordinaria, 93enne, ex partigiano, ex consulente di De Gaulle, ex deportato, è stato uno dei redattori della carta universale dei diritti dell'uomo. Con questo pamphlet riporta tutti ai valori della Resistenza, si indigna per come siano stati traditi e trova i motivi per cui oggi è necessario e salutare reagire. Indignarsi per tornare a fare.
Di seguito la scheda del libro.


clic sull'immagine per ingrandire

venerdì 11 febbraio 2011

Tesseramento 2011




La Sezione A.N.P.I. di San Gimignano si sta organizzando per il lancio del tesseramento 2011.
Sono già state recapitate le nuove tessere al Comitato di Sezione che provvederà alla loro compilazione e distribuzione.
Seguiranno comunicazioni con le informazioni per il ritiro della tessera.

giovedì 10 febbraio 2011

Comitato di Sezione A.N.P.I.

E' convocato per lunedì 14 febbraio 2011 alla ore 14.30 il Comitato di Sezione A.N.P.I. di San Gimignano, presso la sede di via Santo Stefano 23 (ex-carcere).
Si invitano tutti i componenti del Comitato a garantire la loro presenza in quanto questo appuntamento rappresenta il primo momento d'incontro dopo il 15° Congresso di Sezione che ci ha visti impegnati lo scorso 15 gennaio. Verranno pertanto rinnovate le carice sociali all'interno del Comitato.



Giorno del Ricordo

Oggi la nostra Sezione A.N.P.I. assieme all'Amministrazione Comunale si è recata presso l'Istituto Folgore da San Gimignano per l'incontro organizzato con le classi terze medie in merito alla Giornata del Ricordo.
Erano presenti per la Sezione, il Presidente e partigiano Guido Lisi oltre a Simone Tabani, Niccolò Guicciardini e Marrucci Igor.
Ha portano il saluto dell'Amministrazione l'Assessore alla scuola Ilaria Garosi che nel suo intervento ha rimarcato l'importanza di simili incontri e la necessità continua di diffondere il sapere di ciò che è stato per poter così contrastare l'appiattimento storico di cui simili celebrazioni possono cadere vittime.
Ogni alunno ha ricevuto un plico contente materiali sul Giorno del Ricordo ed è stato inoltre proiettato un video di letture tratte dallo spettacolo "Tramonti ad oriente", messo in scena dalla compagnia Teatro civile della valdelsa.





Legge 30 marzo 2004, n. 92
"Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 2004



Art. 1.
1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
2. Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero.
3. Il «Giorno del ricordo» di cui al comma 1 è considerato solennità civile ai sensi dell'articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260. Esso non determina riduzioni dell'orario di lavoro degli uffici pubblici né, qualora cada in giorni feriali, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado, ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge 5 marzo 1977, n. 54.
4. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Art. 2.
1. Sono riconosciuti il Museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata, con sede a Trieste, e l'Archivio museo storico di Fiume, con sede a Roma. A tale fine, è concesso un finanziamento di 100.000 euro annui a decorrere dall'anno 2004 all'Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (IRCI), e di 100.000 euro annui a decorrere dall'anno 2004 alla Società di studi fiumani.
2. All'onere derivante dall'attuazione del presente articolo, pari a 200.000 euro annui a decorrere dall'anno 2004, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2004-2006, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2004, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Art. 3.
1. Al coniuge superstite, ai figli, ai nipoti e, in loro mancanza, ai congiunti fino al sesto grado di coloro che, dall'8 settembre 1943 al 10 febbraio 1947 in Istria, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale, sono stati soppressi e infoibati, nonché ai soggetti di cui al comma 2, è concessa, a domanda e a titolo onorifico senza assegni, una apposita insegna metallica con relativo diploma nei limiti dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 7, comma 1.
2. Agli infoibati sono assimilati, a tutti gli effetti, gli scomparsi e quanti, nello stesso periodo e nelle stesse zone, sono stati soppressi mediante annegamento, fucilazione, massacro, attentato, in qualsiasi modo perpetrati. Il riconoscimento può essere concesso anche ai congiunti dei cittadini italiani che persero la vita dopo il 10 febbraio 1947, ed entro l'anno 1950, qualora la morte sia sopravvenuta in conseguenza di torture, deportazione e prigionia, escludendo quelli che sono morti in combattimento.
3. Sono esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati soppressi nei modi e nelle zone di cui ai commi 1 e 2 mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dell'Italia.
Art. 4.
1. Le domande, su carta libera, dirette alla Presidenza del Consiglio dei ministri, devono essere corredate da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la descrizione del fatto, della località, della data in cui si sa o si ritiene sia avvenuta la soppressione o la scomparsa del congiunto, allegando ogni documento possibile, eventuali testimonianze, nonché riferimenti a studi, pubblicazioni e memorie sui fatti.
2. Le domande devono essere presentate entro il termine di dieci anni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Dopo il completamento dei lavori della commissione di cui all'articolo 5, tutta la documentazione raccolta viene devoluta all'Archivio centrale dello Stato.
Art. 5.
1. Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è costituita una commissione di dieci membri, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri o da persona da lui delegata, e composta dai capi servizio degli uffici storici degli stati maggiori dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica e dell'Arma dei Carabinieri, da due rappresentanti del comitato per le onoranze ai caduti delle foibe, da un esperto designato dall'Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata di Trieste, da un esperto designato dalla Federazione delle associazioni degli esuli dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia, nonché da un funzionario del Ministero dell'interno. La partecipazione ai lavori della commissione avviene a titolo gratuito. La commissione esclude dal riconoscimento i congiunti delle vittime perite ai sensi dell'articolo 3 per le quali sia accertato, con sentenza, il compimento di delitti efferati contro la persona.
2. La commissione, nell'esame delle domande, può avvalersi delle testimonianze, scritte e orali, dei superstiti e dell'opera e del parere consultivo di esperti e studiosi, anche segnalati dalle associazioni degli esuli istriani, giuliani e dalmati, o scelti anche tra autori di pubblicazioni scientifiche sull'argomento.
Art. 6.
1. L'insegna metallica e il diploma a firma del Presidente della Repubblica sono consegnati annualmente con cerimonia collettiva.
2. La commissione di cui all'articolo 5 è insediata entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge e procede immediatamente alla determinazione delle caratteristiche dell'insegna metallica in acciaio brunito e smalto, con la scritta «La Repubblica italiana ricorda», nonché del diploma.
3. Al personale di segreteria della commissione provvede la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Art. 7.
1. Per l'attuazione dell'articolo 3, comma 1, è autorizzata la spesa di 172.508 euro per l'anno 2004. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2004-2006, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2004, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
3. Dall'attuazione degli articoli 4, 5 e 6 non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

mercoledì 9 febbraio 2011

La Costituzione non si tocca!



Oggi il Consiglio dei ministri ha dato via libera al disegno di legge costituzionale recante modifiche agli articoli 41, 97 e 118, comma quarto, della Carta sulla libertà di impresa, la pubblica amministrazione e gli enti locali.
La nostra Associazione ha sempre difeso la Costituzione Italiana ed i suoi principi dagli attacchi che gli sono stati rivolti nel tempo.
Adesso, una volta ancora, il governo tenta il colpaccio, mascherando l'ennesimo attacco dietro la necessità di una forte ripresa dell'economia, come se a bloccare lo sviluppo della nostra nazione fosse un articolo della Carta Costituzionale!
Questo atteggiamento del governo ovviamente, fa temere che dietro a tali operazioni si celino altre mire.
La Costituzione non si tocca!